Passeggiando per Praga


Passeggiando per Praga


Muro di Lennon
Originariamente esso era un semplice muro della città, ma improvvisamente a partire dagli anni 80 divenne un simbolo di pace e libertà per la popolazione, soprattutto i giovani che iniziarono a riempirlo con graffiti e disegni inspirati a John Lennon nonché con frasi tratte da canzoni dei Beatles. Il regime comunista allora al potere nel paese, ovviamente non gradiva la presenza del muro che era ben presto diventato un fondamentale punto di riferimeto dal punto di vista politico e sociale per i giovani di Praga che continuavano a riempirlo di frasi e disegni ai quali ben presto fecero compagnia quelli dei giovani provenienti da ogni parte del mondo che venendo a Praga si sentivano quasi obbligati a far visita al muro che era nel frattempo diventato anche una ricercata meta turistica. Il muro deve il suo nome al fatto che dopo la sua morte, John Lennon divenne un eroe pacifista per i giovani cechi e presto un suo ritratto fu dipinto sul muro assieme a parole delle sue canzoni. Nel 1988 il regime comunista guidato da Gustav Husak tentò di screditare il significato del muro e dei suoi estimatori, dapprima definendo “Lennoniani” i seguaci del movimento pacifista ceco ritenuti violenti, alcolisti, psicopatici e “paladini del capitalismo”, nonché ridipingendolo numerose volte, provvedimento che si rivelò del tutto inutile poiché ogni volta che il muro veniva inbiancato, esso veniva prontamente ricoperto da nuove scritte e nuovi disegni. Oggi il muro rappresenta un simbolo universalmente riconosciuto di pace, amore e fratellanza. Il muro è di proprietà dei Cavalieri di Malta che permettono tutt’oggi che esso sia dipinto e scritto e si trova in Velkopřevorské náměstí (piazza del Gran Priorato) nella Mala Strana Città Piccola a Praga.

E’ una “città insolita” quella che si puo cogliere “girellando per Praga”.
Non è solo la città dei grandi monumenti o dei grandi musei, ma è anche quella che ti si racconta camminando in mezzo alla gente dal ponte Carlo al vecchio Castello, o percorrendo gli stretti vicoli di Mala Strana.
E’ una Praga dai colori vivi in qualsiasi stagione, nei suoi palazzi, nelle vetrine, nelle strade o sui muri.

Ricca in ogni angolo di piccole curiosità e capace di mostrare, sempre e liberamente, la sua arte nei monumenti o nelle statue sparse per la città di David Cerny, da sempre ritenuto un’artista ‘dispettoso’ e fuori dal comune.
Le sue sculture, anche se bizzarre, anche se anomale, sono comunque delle vere opere d’arte e riescono sempre a colpire.

Il mio “Walking around Prague” è durato solo ventiquattro ore ma, in compagnia della splendida Cristina che ha saputo fare egregiamente da “quinta” ad un panorama di rara bellezza, ho fotografato intensamente dalle prime ore del mattino, appena macchiato di colori tenui, fino a notte inoltrata, tinta di un blu intenso e profondo.

Ci sono molti aggettivi che la descrivono: romantica, misteriosa, affascinante, sorprendente, antica.
Ma aggirarsi per gli stretti vicoli della città vecchia, entrare in qualche birreria piena di fumo o cenare in un interrato che sembra rimasto inalterato dal ‘800, entrare in una vecchia libreria e scoprire libri antichissimi o passeggiare su uno dei numerosissimi ponti della città e godersi il panorama di Praga attraversata dalla Moldava, sono le vere impressioni indimenticabili.

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